C'è il ragazzino con tante smancerie, Dio mi perdoni. C'è l'ex compagna di scuola che già mi appariva francamente insopportabile tanto anni fa: Dio la benedica.
Non siamo tutti simpatici, per fortuna. Ma quando respiro la luce della mia chiesa, tutto cambia. E il Signore forse perdona pure la mia cattiveria, perché davanti alla propria immagine crocefissa mi mostra un caro amico in preghiera. Io non posso disturbarlo, neanche con mezza parola, e mi trovo a posare - per un attimo solo - la mano sul suo braccio. Prima di fuggire al mio posto.
Mi basta, per essere riconoscente, e felice. Pochi istanti dopo, quando sta per iniziare la messa, vedo un'ombra buona, protettiva. E' lui che compare. Penso voglia sedersi accanto a me, ma lui ha il suo solito posto, come me. Si ferma per il tempo necessario a un bacio, sento la fronte sfiorata, prima ancora del suo sorriso.
E penso che il Signore ha una bontà sconfinata, anche per i pessimi cristiani, come me.
Notte e il bacio di un amico.
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