Ritroviamo la piccola, che si è allungata solo un poco, e ricordiamo bene le poche parole, quasi a mozziconi, che rivolgeva a me e alla cucciola.
- Uta (seduta).
- Ole (sole).
Mi sembrano trascorse poche settimane e la sua tata la invita a dirmi cosa le ha portato Babbo Natale. Mi sintonizzo e sento un fiume di parole con una vocina di donna. Mi colpisce l'ultimo dono.
- E che ci fai, con una bacchetta magica.
Penso di averla messo in crisi, perché dovrà far fiorire una frase troppo lunga, e mi rammarico. Eppure la sua pausa è solo per prendere la rincorsa.
-Con la bacchetta magica farò tanti incantesimi.
Mi viene in mente quella mattina che mi svegliai e improvvisamente riuscii a pronunciare la r: ne tirai fuori un torrente inarrestabile.
Le parole in una notte, un incantesimo bambino.
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