Mi piace spiare il mattino, quando si stiracchia e mette fuori i primi colori come ali stropicciate. Una sbavatura senza imbarazzo sul tetto, un'altra in fondo alla viuzza e dove l'orizzonte si spalanca, efelidi di varie sfumature.
Mi piace spiare il mattino, turbato ma non timido, come i desideri adolescenti. E mi vesto delle sue esitazioni per non tremare di fronte alle sfacciataggine della giornata e degli adulti annoiati.
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