Non so quante volte io ho osservato questa foto: lo sguardo che si posava su mio padre, il tempo di annebbiarsi.
Nella casa dove sono cresciuta, solo i primi anni. Quei tasselli verdi sul muro mi sembrano brillare ancora quando passo, di sfuggita.
A lungo, ho guardato solo mio padre, io minuscola e ininfluente, esposta a qualsiasi graffiata del mondo. Poi, gli occhi sono scivolati sulla mia manina. Un giorno, all'improvviso mi sono accorta di come mi aggrappassi al tuo dito. E se questa è fragilità bambina, poi mi trovo a pensare: no.
E' sicurezza. Quella di trovarti sempre, punto di appoggio e per volare, e ancora per tornare da noi, su un balconcino che ci sembra il posto più bello del mondo.
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