Li avevamo attesi così a lungo: i funghi, i nostri funghi. Che la nostra montagna ha trattenuto, quasi a farceli sognare.
Adesso sono esplosi e mi inchino alla loro danza. Che strana, la bontà, qualcosa che potenzialmente fa male. Qualcosa che ti delizia, se non esageri. Qualcosa che ti fa sentite stranamente libero.
I nostri funghi, porcini cucinati in tre modi per stordire di gioia, nel nostro locale, quello dove siamo a casa e abbiamo portato soltanto gli amici più fraterni.
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