Per disgrazia - lontano dall'eufemismo - abbiamo riacceso il televisore. Intercettiamo una serie di analisi che ci mettono i brividi per la sicurezza.
Poi una giornalista chiede un punto di vista a un testimone oculare, a Barcellona. E lui, finalmente libero dal luogo in cui era rifugiato, risponde: non so cosa accade.
Contemplo la splendida onestà di chi è nella tempesta. E le nostre certezze, mi incutono ancora più timori.
Notte e non so cosa accade.
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