Oggi c'era una luce fissa dentro di me, una di quelle che mi gridava: ma sì, vada storto anche quello e quello, l'importante è che sia salvo Ciro.
Ciro, ragazzino coraggioso, sull'isola che ho sempre amato di più al mondo. Ciro e i suoi fratelli, una squadra di amore.
Torno indietro di tanti, tanti anni a Ischia, quando un fratello coraggioso mi raccontò una storia lieve, vestita del pudore della notte: riguardava il più piccolo della famiglia e il padre, che troppo presto se n'era andato. Il più piccolo, era un ragazzino gentile e costretto a essere adulto prima del tempo, senza perdere la sua grazia.
Si chiamava Ciro. Scrissi un racconto, che resta ancora in un cassetto, e da allora ho pensato, oggi di più.
C'è sempre un ragazzino coraggioso, su un'isola. E bisogna affidarsi a lui, per tornare a sorridere.
Notte e c'è sempre un ragazzino coraggioso su un'isola.
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