Al funerale di una persona che ha sempre cercato di portare amabili momenti agli altri, non c'è posto per le lacrime.
Pensavo di aver riso solo all'addio di Lemmy, quando mi ero sintonizzata mezzo minuto pronta a fuggire e poi ero rimasta incatenata all'atmosfera saggiamente irriverente.
Adesso posso affermare aver fatto il bis, per rimanere nello spettacolo (della vita). Il frate che si addentra nell'omelia, a un certo punto non può più farne a meno, giustamente: devo dire una barzelletta. E ne racconta una in cui Gesù è irresistibile protagonista, ma non solo.
Le lacrime si infrangono e si insinua una risata.
Ciao, Giorgio.
Notte e l'addio è una risata.
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