Ho attraversato un muro più spesso di quello che Harry Potter e i suoi compagni superavano nella stazione. E non c'erano magie.
Ho ascoltato tante voci, ho letto moltissimo, ho navigato discretamente. Ho contemplato parecchie informazioni sulla vita e sul nostro mondo di cui ora possiamo felicemente disporre. Per finire a dover ammettere con me stessa che capisco sempre meno.
Sconsolata, perdo certezze come i granelli di sabbia quando tento di affondare le mani nella spiaggia. Tutto mi pare drammaticamente più complicato, per sentito dire o per iscritto. Persino gli sguardi sono libri meno aperti.
Capisco sempre di meno e dovrei stracciarmi le vesti. Invece, mi trovo con uno strano sorriso, come se mi ribellassi. Vuoi vedere che mi sto ribellando, davvero.
Notte e capisco sempre meno.
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