Nella notte incerta incontro i Def Leppard. Una visione procurata dalla radio che mi strilla nel cuore una non troppo vecchia canzone per darmi il coraggio di affrontare l'asfalto e il vento. Ma mi sorprendo a viaggiare dentro tutti i loro anni, e i miei.
Se dovessi cercare un aggettivo per questi ragazzi, mi soffermerei con l'indice puntato su "essenziale". Motivarlo, è più difficile, non impossibile.
Essenziale, quel loro modo di trascinarti dentro una loro canzone. Di farti muovere senza scomporti. Di rovesciare zucchero senza stordirti. E quanto ti scuotono, resti ancorata a qualcosa che non può sfuggire.
La cassetta ormai gracile che me li ha portati a casa, da qualche parte ha qualcosa ancora da dire. E persino io.
Ragazzi essenziali, che mi riportano a un mondo di sensazioni e persino valori.
La radio sta cambiando gruppo e io non lo riconosco. Quasi quasi spengo, perché devo godermi l'eco di una canzone ed esprimere tutta la mia gratitudine. Mi sento una ragazza essenziale, con i Def Leppard.
Notte e ragazzi essenziali.
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