domenica 14 ottobre 2018

Notte e sveglia come davanti a un grattacielo

Sono a New York, in uno dei rari punti in cui i grattacieli si ritraggono, come per farsi scrutare meglio in un lampo di vanità.

Mi ricordo quella notte: ho lasciato le tende aperte per non perdermi un istante della loro vita notturna e del loro risveglio. Sembra un secolo fa, quand'ero così ostinatamente tecnologica e proprio ora.

Pochi giorni fa. Sono a Oslavia e la mia camera si affaccia sulla morbidezza dei vigneti. Il mio sguardo corre via con le loro ondulazioni e mi dico che non posso assolutamente dormire.

I don't want to miss a thing.

La natura non addomesticata dall'uomo, ma incline a farsi accarezzare. Come posso assopirmi davanti alla meraviglia?

Sveglia come davanti a un grattacielo, a un film che non si può perdere, finché mi addormenterò felice. Ma un angolo della mia anima rimarrà aggrappato a ogni sfumatura di quei vigneti, minuto dopo minuto. 

Notte e sveglia come davanti a un grattacielo 


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