In queste ore se n'è andata una signora. Con tanti anni sulle spalle, che pur sembravano così leggeri. La vedevo alla finestra e sulla soglia di casa, con i suoi piccoli riti e un sorriso delicato.
Oltre a questi incontri rapidi e gentili, serbo un ricordo speciale di qualche anno fa. Lei, aveva già superato i novant'anni e ancora guidava la macchina. Un giorno ci troviamo insieme in un negozio e lei sospira brevemente che le dolgono le gambe. Poco dopo, aggiunge: forse viaggio troppo in auto, devo camminare di più.
Questa nota mi ha suscitato prima tenerezza, poi una riflessione. Non si era lamentata, aveva solo esternato un problema e l'aveva addebitato a tutto, tranne che agli acciacchi dell'età, cioè qualcosa di ineluttabile e soprattutto ingovernabile.
Perché così è. Se il passo ti sembra pesante, devi ritrovare un po' di leggerezza. Non rinchiuderti nella convinzione che ci sia un destino incamminato più velocemente di te, a indirizzarti.
Buon viaggio, signora gentile. E il tuo passo è lieve, non perché ora hai le ali. E' perché lo è sempre stato.
notte e se il passo ti sembra pesante.
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