Ci sono persone che conosci da sempre, e conosci sempre, anche quando apparentemente non ci sono più. Le tieni nel tuo cuore, flash che si intersecano con la linea della vita e non la lasciano.
Eppure, puoi conoscerle ancora, proprio perché di vita stiamo parlando. Come l'Augusto, come ul Bidén.
Ci vuole una serata come quelle che sa organizzare la squadra dell'"in tra da nögn" per scoprire qualcosa di più profondo ancora su quest'uomo che sapeva rispondere per le rime alle difficoltà e ai potenti maldestri e arroganti. Che amava alzare il bicchiere con gli amici, l'ultimo ancora, in una sequenza che scorre in un film ininterrotto, capace di battere anche la morte.
Infatti martedì sera abbiamo brindato con lui. La famiglia di Augusto Brazzelli Lualdi, in testa i due straordinari nipotini che si sono messi a tenere banco con una naturalezza spettacolare e a masticare persino quel dialetto che ormai si parla con timidezza. Gli amici che il bustocco lo cullano con tenerezza, tanto più quando si tratta dei versi del Bidén.
E ancora, un piccolo prodigio: il ritorno di una gran parte di squadra della Baraonda, la rivista satirica che ha fatto dispetti deliziosi per il Carnevale a Busto. Anche lì, l'Augusto, maestro di vita, non di cerimonie, con la sua penna pungente, che non temeva nessuno, senza mancare di rispetto. Io socchiudo gli occhi ed entro in quel tempio sacro, dove ero stata ammessa incredibilmente da ragazza. Prima del profumo della carta, quello delle pietanze e il primo richiamo del vino. Perché la creatività, si nutre. Specialmente della tradizione, come qua a "La Rava e la Fava"promette di fare in modo innovativo lo chef Alexandros Faccincani, il suo menù sarà "back to the future", spiega.
Il Pedèla, il Giavini, il Gabri, Tiziano Riverso che racconta aneddoti e per farci sorridere commuove tutti.
Tanti momenti si intrecciano in questa serata, ma ce n'è uno che poso con delicatezza sul finale. Quando il nipotino racconta che lui, il nonno non ha potuto mai vederlo. Ma adesso è come se l'avesse fatto. Lui ora lo conosce, anche se già lo conosceva. Come ciascuno di noi
Adesso ti conosco, nonno.
Adesso ti conosco, amico.
Grazie Bidén e versiamo un bicchiere. Anmò.
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