Un giorno, un uomo che sa di dover andarsene, ti rivolge questa frase: c'è tutto il tempo. E tu sei tentata di credergli, mentre si racconta, ti incoraggia, ti affida i suoi ricordi.
Poi un silenzio e un messaggio che non porta la sua firma (ma in fondo, o meglio nella vita, sì) ti sbattono in faccia che non è così. Che il tempo non c'è, per nessuno di noi.
E tutto il buio è ficcato dentro la sera, finché apro la porta di casa. Il lampo di un sorriso, un brivido di calore e quell'orologio sul muro mi sembra addormentato.
C'è tutto il tempo per amarsi, per leggere, sbadigliare. Per combattere la commozione mentre scrivi, per rimproverarsi e perdonarsi.
C'è tutto il tempo per vivere, anche quando sembri già volato via.
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