Ancora la pioggia. Sbuffi, per scrollartela via, ma ne assaggi involontariamente il sapore. Basta una goccia, una goccia soltanto, ancora più forte nella notte.
Era proprio l'ultima cosa che doveva stupirti, quelle gocce tutte uguali, ispide e fredde dell'inverno. Invece no, ti appaiono una carezza mentre corri verso casa. Uno schiaffo per il clochard maldestramente coperto dai cartoni, lui che rifugio non ha.
Il freddo che senti, conficcato nell'anima, non sai nemmeno tua o dell'altra povera anima.
Sai solo dirti: e ancora la pioggia. Basta una goccia e ancora ti lasci stupire dalla (sua) umanità.
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