Sull’autunno nella città che non conoscerò mai abbastanza, si riversa con discrezione una scia di luce. La mattina è ancora morbida, i passi risuonano senz’affanno.
Le foglie afferrano quella luce e vi giocano, come in una pausa nella corsa della vita.
Lascio cadere la sciarpa e rido, perché penso alla frase di un amico allo stadio qualche giorno fa. Quasi facevano fatica a vedermi il volto tanto mi proteggevo dal freddo.
- Marilù, tu hai caldo solo in agosto.
E adesso rido, rido più forte. Perché non c’è voglia di correre, io sto passeggiando in agosto.
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