Sono stata poco attenta, finché non ho potuto che soccombere di fronte alla giornata contro la violenza sulle donne.
Perché, da donna, ho subìto abbastanza offese da sentir bruciare la pelle, del corpo e dell’anima.
Ma in questi anni mi sono sentita dire da uomini e donne: eh, che sarà mai di così grave. Tanto che vedo violenti spacciati per alfieri. Non vedo pericoli per me, perché non lascerò che più nessuno possa dire o fare be’.
Vedo pericoli per un mondo costellato di ipocrisia. Se pensate che non sia così grave che un uomo dia due schiaffi a una donna, se pensate che mica sarà così grave che dopo aver pianto lacrime da coccodrillo riveli la sua vera natura e cerchi di farle terra bruciata attorno.
Be’, risparmiatevi il vostro sdegno da copertina.
Io vorrei dire due, tre cose sulla giornata contro la violenza sulla donna. Chi alza le mani su una donna, non diventa alfiere.
È solo uno stronzo. E chi lo sostiene, con un pensiero o una risata, è della sua stessa materia.
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