martedì 3 marzo 2020

Le parole, senza vento

C’è un vento grigio che porta via le parole delle persone care, quando si è stufato di scompigliarle. E c’è un vento che te le riporta, le culla per una raffica di istanti e quindi se ne va.

Le parole, senza vento, ti fissano. Abbracciate in un enorme punto interrogativo, si lasciano scrutare. Perché tu le stai soppesando, ti chiedi se proprio quella parola voleva usare un tuo amico, se una battuta era una richiesta d’aiuto, se una frase rimasta a metà dovevi completarla tu. E te la prendi con le parole che non hai scritto, quasi quanto quelle che ora ti sembra di aver buttato a caso.

Le parole ti aspettano fuori, come fiori travestiti da bulli. E ti auguri che torni un vento di quelli voraci, ma intanto le stai stringendo, perché sono tutto ciò che restano.

Nessun commento:

Posta un commento