Vorrei scrivere una lettera con Peppino De Filippo. Sedermi in un cantuccio e aspettare i suoi ordini, con fare più modesto che perentorio, come sa mostrare un grande.
Vorrei uno scrittoio d'altri tempi, forse persino penna e calamaio, io che già non riesco a scrivere decentemente con biro modernissima.
Vorrei udire parole per cui sorridere o commuovermi, o entrambe le cose. Basta che sia un universo semplice, dove ogni emozione scorre come una lettera.
Oggi nasceva il grande Peppino.
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