Sono finite le Olimpiadi ed esulto, perché troppe emozioni uccidono, troppo sport mi svuota: sapete, non son abituata.
Tra le foto più belle, vedo postate una di un atleta americano e di uno iraniano, con un abbraccio che li unisce. Mi piace, ma io sono una povera ragazza degli anni Ottanta, aggrappata alle canzoni di Sting e spaventata dalla guerra fredda tendente al nucleare.
Una sera ho visto l'abbraccio tra un'atleta russa e due sportive americane, che mi ha offerto un sorriso più rassicurante di altri. Anche se il male - la divisione - non è mai svanito nel nulla. Mi ha fatto anche pensare... a quanti luoghi comuni siamo ancorati noi italiani; a volte quando sento parlare degli uni e degli altri con vecchi cliché, ondeggio tra la noia e l'irritazione che non mi va di provare perché sono stufa.
Ecco... sono una povera ragazza degli anni Ottanta. Mi piacciono gli abbracci. Tutti, purché siano veri.
Nessun commento:
Posta un commento