Il '52 è un anno magico, non posso farci niente. Oggi nasceva il meraviglioso Vilas, mio faro bis nell'epoca per me dominata da re McEnroe.
Ok, c'entrava il suo tener la racchetta e non solo, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo. Anche perché di peli ce n'erano parecchi.
Comunque, io al buon Vilas volevo bene. Vi ho anche confessato un momento di odio estremo per Lendl, proprio legato al mio argentino: quando ero a Milano, e ho visto Ivan pulire con naso storto per terra dove era passato il caliente (e sudato) Vilas. Almeno gettarci l'asciugamano, come a un concerto rock. Vallo a spiegare a un campione freddino.
Auguri, Vilas.
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