venerdì 30 agosto 2013

C'è sempre da divertirsi

Mi conduce in un mondo irraggiungibile una foto degli anni Sessanta a New York. Un gruppo di ragazzi realizzano una strana scultura in movimento, beandosi con lo skateboard.

Divertirsi così, con quello che sembra poco. Ma prima ancora, con meno. E in fondo anch'io ho fatto in tempo a divertirmi con un gesso, tracciando quadri sul pavimento. E sempre enorme una corda, per lanciarsi sfide di salto. O le mie onnipresenti carte, con cui sfidavo il mondo a partire da papà, che era il centro di tutto.

C'è sempre da divertirsi, mi dico, ma cliccando e sfidando amici o sconosciuti su un computer, piuttosto che scontrarsi con lo stesso ipad, mi pare scialbo. Forse sto invecchiando, ma quasi quasi prendo un gesso e riprendo a saltare.

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