L'ultimo sole, quello che non ti abbraccia, ma ti accarezza, come per chiederti scusa perché non può restare.
Le ore che si spengono, sotto il peso di nuvole indecise, e ti assicurano che torneranno con la loro luce. Ma sei troppo umano per fidarti.
Preferisci centellinare le carezze di quel sole tardivo, già pentito per aver sostato oltre il limite, non abbastanza per smettere di sorriderti. È in quel calore appena percepito, ma vitale, che trovi a tua volta un sorriso per accogliere la sera.
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