Bombardata di post, tweet e sentenze al bar, sono trafitta da invidia. Sì, la provo per chi nutre e sfoggia certezze su un fatto, fattaccio o problema millenario.
E io qui a districarmi tra dubbi, tanto che se prendo una parte, affondo di dolore per l'altra. Fossi buona, lo capirei, ma sono solo incerta.
Poi vedo tanti di questi apostoli di certezza indossare corazze e armarsi di pugnali. E mi dico: tanto certi magari non sono, oppure a ben poca cosa porta la sicurezza ostentata, se poi ferisci gli altri.
Così l'invidia sbadiglia e si allontana dalla mia povertà.
No, invidia non la provo, spesso delusione da certezze poco certe... Mi tengo la povertà, e resto solo, senza ripensamenti, uscendo dal bar...
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