Metti la sveglia un'ora prima e contempla il mondo addormentato.
Chissà perché l'hai fatto. Forse volevi giocare un po' o fare qualcosa di tremendamente serio.
Adesso è il tempo che si prende gioco di te; di solito lo fa correndo come un matto, precipitandosi senza fingere di aspettarti.
Ora è lì, immobile, e ti fissa senza un'espressione. Come a sfidarti: be' ora sono qua ad attenderti.
E non badargli ti sembra un'assoluta libertà, che ti rende felice.
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