Le nostre cocciutaggini che si infrangono e per una volta restano tramortite, fino a mettersi in discussione.
Io a volte penso di sentire come ridi. Non per sfotterci, e neanche per vanagloria. Piuttosto, con tenerezza e la gioia nascosta di vedere che impariamo qualcosa, che ci avviciniamo all'unica meta che conti.
Tutto ciò che era imprescindibile, ora si è perso per strada.
Mi piace il suono della tua risata.
Notte e chissà come ridi.
Nessun commento:
Posta un commento