Come un bambino che non ha ancora voluto accettare la bieca umanità, non mando giù il furto della bicicletta di una dolce creatura.
Quella bici, con tre ruote, racconta con forza che ne ha bisogno. Che un mezzo qualsiasi non le basta per muoversi. E che portarla via è da stronzi.
Come un bimbo che non ha ancora voluto accettare la bieca umanità, penso che forse qualcuno si pentirà e leggendo l'appello delle Cuffie colorate, tornerà sui suoi passi.
Si può avere un cuore, da ladri. E il mio pensiero torna a tanti anni fa. A quando in una casa ci fu un'incursione e buttarono in aria a caccia di ciò che non c'era. Si misero a svuotare anche la scarpiera, forse per disperazione. Trovarono due calzature che in modo evidente potevano andare bene solo per una persona precisa, che ne aveva bisogno per muoversi.
Io mi ricordo, come ritrovammo quelle scarpe, perché le ritrovammo: appoggiate con cura, una accanto all'altra, in un ordine quasi commovente.
Forse anche per quella visione, a volte mi ostino a essere una bambina, fiduciosa nell'umanità.
Io sogno che una dolce creatura possa riavere la sua bicicletta.
Nessun commento:
Posta un commento