Le radici, le nostre radici. Quella miscela strepitosa e ruvida che viene riversata su ogni concerto e poi torna sul palco.
Le radici, le respiri nella voce graffiata di Steven, in ogni strumento che strappa l'aria. Stiamo tornando noi stessi, ammesso che ci fossimo mai allontanati: diciamo che questa è una conferma, folle o scontata, ma che ci fa bene.
Ora, dopo il silenzio del palcoscenico, tornano a parlare i Tir. In viaggio, verso il Nevada, verso Las Vegas.
Le radici e questo rock maledetto e buono, che ci convince ancora a pronunciare dei no, capaci di alimentare il sì alla vita.
Rock on, Aerosmith.
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