L'inverno chiude certi giorni come se fossero l'ultimo giorno. Non per piangersi su o innaffiarli di malinconia. No, come se avesse fretta di spalancarne uno nuovo.
Che poi sono questo, gli ultimi giorni. Di un anno, di una strada, di un'avventura, di un viaggio. Quelli in cui spremere le ultime gocce prima di afferrare un altro calice. Chiudere gli occhi, un poco, prima di aprirli su una nuova meraviglia. E se si riesce anche a sognarci su, meglio ancora.
Basta incamminarsi senza voltarsi indietro. Tanto arriverà un altro ultimo giorno. E un altro nuovo, che assaggiare si lascerà.
Notte e come un ultimo giorno.
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