Stordita dai bassi e dagli alti (mettiamoli in ordine) della giornata, ho un barlume che si chiama sorriso.
Qualcuno che mi ha osteggiato, in modo solo in parte inaspettato, poi si trova a dire ad altri che aveva torto. Non che avevo ragione, questo è troppo.
Mi basterebbe per sorridere, nonostante me ne importi poco.
Allora mi arriva un altro dono, quello sì inaspettato. La festa di Natale, quella che da vent'anni organizzava un mio amico. E io negli ultimi tempi, la sfioravo, ma non me la godevo mai. Quest'anno, che ero pronta e felice anche per questo, scopro che non si farà: troppe cose sono cambiate.
Finché apro la posta elettronica, tra spam di varia entità, e vedo un suo messaggio.
FESTA DI NATALE
C'è ancora la festa di Natale.
Io sorrido.
Notte e poi c'è ancora la festa di Natale.
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