Un anno passa velocemente quando ci si vuole bene. Quando si vuole il bene. Quest'ultima parola splende, abbracciando il maestro e amico Ginetto Grilli. Oggi compie 92 anni ed è un ragazzino che poche settimane fa in Alsazia mi sgridava bene(volmente) alle 7.35 perché non ero scesa ancora a fare colazione, ma ero impegnata a chiacchierare.
Vedete, ricorre quel termine. Bene. La nonna Argia assicurava: il bene viene dal bene. Sembrerà formula non molto magica, scontata insomma, eppure funziona: così dovrebbe andare per le formule magiche, no?
Il Bene inizia con la b, seconda lettera. Ma si lega a un sacco di A, come la serie del Ginetto.
A come affetto e amicizia. Li offre a coloro che incontra e con i quali costruisce. Ai volti che non dimentica, alle storie che vive e riporta per non farle sbiadire.
A come attenzione. Anche questa, l'ho vista riversare su persone amate e incontrate per caso, per un'ora, una volta nella vita. Perché tutti meritano di essere ascoltati con attenzione. Come ha scritto lui due anni fa "Sètas giù un mumentu". Anche se corri, se hai un sacco di cose da fare, bisogna fermarsi, sedersi, prestare attenzione.
A come Amore. Quello che nutre per la sua Agnese e per tutta la famiglia. Per la sua città, Busto Arsizio, e per il suo paese, Sacconago. E per Chi tutto ha creato, perché Ginetto mi ha insegnato anche questo: l'importanza della fede. La preghiera, la Scrittura, il suonare per devozione e la cosa più importante di tutte: l'esempio. Perché anche per i sinaghini, parlà a l'é fià. Meglio fare, provarci, mischiare azioni e silenzio, con un sorriso se si può.
Ginetto, il bene viene dal bene e altro bene diffonde, in ogni passo. Anche il poter viaggiare con te, ogni giorno, lontano e vicino, per le strade alsaziane e i cortili di Busto, sul lago di Como dai nostri amici e nei luoghi che ancora dobbiamo scoprire.
Buon compleanno, ragazzino.
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