sabato 5 dicembre 2020

La neve, in confidenza

Chissà dove la sentono silenziosa, la neve stamattina faceva un gran fracasso. Sussurrava, sì, di continuo, alimentava un’incessante conversazione tra alberi, animali e mura, facendo trovare un linguaggio comune.

Si fa ciarliera, la neve, senza tradire i segreti di nessuno, come se le spiacesse lasciarci così, dopo averci illuminato gli occhi. Difatti quest’immagine nel cassetto è già svanita.

Eppure la neve, in confidenza, è un’adorabile passeggera. Tu pensi di averla fatta salire a bordo, ma è lei che tiene il volante. Per un minuto, un giorno, una vita, lei entra nel nostro viaggio e non se ne va mai davvero. Perché anche quando è andata, è rimasto il suo profumo, o il suo cicaleccio sottile: ci guidano verso il futuro offrendoci un ricordo, un brivido e un sorriso, l’eco di quel suo parlottare discreto che invita noi ad aprirci.

Quante ne deve sapere, eppure rispetta tutti.

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