domenica 20 dicembre 2020

Umanamente

Dalle immagini di una giornata, se ne distaccano due apparentemente così lontane.

Un uomo che nella vita ha fatto tanto, un uomo importante direbbero, che per me è uno dei papà affacciatisi sui miei passi, ha sentito un mio annuncio che sentivo di dovergli fare dal vivo. I suoi occhi si sono annebbiati di lacrime e alla mia reazione anche i miei hanno dovuto.

Poi, una donna che non ho mai visto, intervistata al telefono una volta, una donna che svolge un umile e prezioso lavoro, mi ha contattata per farmi gli auguri e sapere come sto. Lei sola, in una terra che a volte forse le sembra ancora straniera, che si preoccupa per me.

In mezzo, lo stuolo di umanità che non si ferma a guardare nessuno, che corre come prima nonostante l’apparente immobilità a cui siamo condannati, che fa scivolare telefonate e sguardi.

Ma l’umanità, per me, significa queste due persone. Opposte e uguali, perché umanamente sanno prendere a cuore gli altri. 

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