Dalle immagini di una giornata, se ne distaccano due apparentemente così lontane.
Un uomo che nella vita ha fatto tanto, un uomo importante direbbero, che per me è uno dei papà affacciatisi sui miei passi, ha sentito un mio annuncio che sentivo di dovergli fare dal vivo. I suoi occhi si sono annebbiati di lacrime e alla mia reazione anche i miei hanno dovuto.
Poi, una donna che non ho mai visto, intervistata al telefono una volta, una donna che svolge un umile e prezioso lavoro, mi ha contattata per farmi gli auguri e sapere come sto. Lei sola, in una terra che a volte forse le sembra ancora straniera, che si preoccupa per me.
In mezzo, lo stuolo di umanità che non si ferma a guardare nessuno, che corre come prima nonostante l’apparente immobilità a cui siamo condannati, che fa scivolare telefonate e sguardi.
Ma l’umanità, per me, significa queste due persone. Opposte e uguali, perché umanamente sanno prendere a cuore gli altri.
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