Scivola via la nebbia dalla brughiera, si rintana in angoli di sogni e noi rimaniamo sul confine.
Ci fermiamo a contemplare uno spettacolo così normale, da rabbrividire di stupore. La terra cattura ogni briciola di sole e così noi, ma il nostro sguardo continua a frugare negli ultimi sospiri di nebbia.
In questi giorni, quando le vie si sono popolate, ho avvertito contraddittorie sensazioni. Come uno stordimento di fine guerra, qualcosa che non avevo mai vissuto se non nei racconti. Ma non c’è liberazione, non ancora, solo prove di tregua qua e là.
Forse per questo respiriamo questo scenario pegno di una normalità sincera, qualcosa che non cambia per il travaglio umano. Non qui, non ora.
La nebbia sul confine dei sogni e noi con lei.
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