Ho lasciato scorrere le immagini che non mi appartenevano più o che mi sono appartenute in un modo nuovo. All'inizio con un po' di pudore, perché avevo la seccante sensazione di essere stata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Quei giorni lì, in cui la Nazionale stravolgeva le abitudini intrise di pessimismo, io ero dalla parte sbagliata.
Allora, pensavo, che diritto ho oggi di emozionarmi, scuotere la testa di gioia, poi di dolore quando Pablito se ne va. È forse che oggi rileggo quei giorni, negli occhi delle persone che amavo e che sopportavano tutto, anche le mie contestazioni adolescenti: il mio voler essere da un'altra parte, sempre.
Loro me lo dicevano già: un giorno sarai dalla parte giusta, che è compiere atti savi o folli, senza rimanerne intrappolati sempre. E saper esclamare 38 anni dopo...
Dio mio, Paolo Rossi
Perché amando, si è sempre dalla parte giusta, che non ha colori, che non si divide.
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