Ci sono sere in cui Arguta Paffuta se ne va; non cerco di trattenerla.
C'è qualcosa che la chiama, un luogo che ha mille volti e forse un unico, compatto. E' il porto. Lei lo, li cerca e cammina lentamente, per non farsi notare. Ne respira l'odore, aspro di contraddizioni, poi si siede e osserva. Un giorno - afferma - salirà su una barchetta oscura e salperà. Mi guarda e in qualche modo mi promette che mi porterà.
Buona serata, al porto.
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