sabato 21 luglio 2012

Il grazie quotidiano


L’ho incontrato felice, perché è saggio dei suoi oltre 90 anni e sa trasmettere un’antica dolcezza. Ma questa volta, ha parcheggiato la sua bici e mi ha rivelato la sua quotidiana destinazione. La basilica.

Ogni giorno – mi ha spiegato, con la leggerezza che danno i compiti amati – fa una tappa qui, per ringraziare. L’ho guardato mentre lo spiegava, e ho pensato alla sua lunga vita, ma non facile. Alle sofferenze di un tempo e di oggi: perché lui, che dovrebbe essere solo coccolato e accudito pur nella sua indipendenza, in realtà si trova a curare e coccolare spesso gli altri.

Mi sono congedata, osservando – un attimo solo – il suo grazie di fronte all’altare, gli occhi che si arrampicavano fino alla volta, le labbra in sintonia con il cuore.

Nessun commento:

Posta un commento