Avviso a re che pensi di poter sbucare dal nulla e scherzare. Non ne ho voglia. Dov'eri quando lei aveva bisogno di una parola buona. E pensi che il tuo spiritello basti per strapparle un sorriso?
A me non fai ridere per nulla.
Non sei l'unico e non mi importa. Ora comando io, Arguta Paffuta, e mischio tutte le carte. Prima che se ne accorga lei, passerà...
Che bello tutti quelli che le sono stati vicini. E chi se ne è infischiato e non si stanca, si piglia il mio sonoro VAFFANPANKA.
A. G.
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