Ti ho trovata per caso, in un momento strano per entrambe, in modo e con prospettive differenti.
Avremo parlato un minuto, in tre diverse fasi della giornata. Non ti dimenticherò, però, lo sai. E credo che sarà lo stesso per te. Credo di aver provato a incoraggiarti, ma da che pulpito... Sono stata senz'altro goffa e ringrazio Dio degli occhiali scuri.
Il tuo nome non lo scorderò, ma adesso ti chiamo comunque in un'altra maniera, per pudore. Ti chiamo Angela, perché in fondo un angioletto sei stato. Cercavi qualche certezza, ma me l'hai data tu, come sempre accade in questi casi.
Ritrovarsi prima di andare ciascuna per la propria strada e non separarci davvero. Perché siamo due lottatrici. Coraggio, Angela: hai il sole negli occhi.
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