In uno dei cassetti più preziosi, è racchiusa quella notte sul Sinai. Il freddo, la fragilità, un richiamo antico, la forza che prende quota sul monte di Mosè.
Linguaggi e preghiere che si mischiano, e io immensamente felice sotto il manto di stelle che si scioglievano il sole.
Era il maggio del 2001 e quattro mesi dopo vagavo senza certezze. Oggi, ancor meno. Ma resta quella notte, con il suo potere di far credere in una luce più forte, capace di unire.
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