Questo post è dedicato a un amico lontano, che forse lo vedrà più tardi, ma mai tardi sarà. E anche se ora è in una terra caldissima, e tristemente straniera, voglio offrirgli una passeggiata nella pioggia. Presenza di cui non ci siamo minimamente accorti, quando dovevamo.
Ci tengo, anche se quella passeggiata avvenne moltissimi anni fa. Giorni tinti di nero, in cui mi sforzai di indossare un sorriso per accoglierlo; eppure venne così naturale, appena arrivò. Mi ricordo ogni minuto trascorso insieme, nella mia città. Mi ricordo il suo borbottio, altrettanto naturale e delizioso, al mio rigore nei parcheggi o su altre mie piccole manie.
Ma più indimenticabile degli altri fu quel cammino lungo nella pioggia, all'ombra del San Carlone. Anche se il mio amico viene da una terra calda (pur meno di quella straniera), ha un debole per la polenta. E ridendo siamo arrivati fino a una trattoria dove la servivano fumante e magica. Per arrivarci, quella pioggerella di novembre ci scortava, e noi non avevamo l'ombrello. Solo una giacca impermeabile tesa sopra di noi come una coperta, che non servì a un granché.
La pioggia però scivolava via, mentre la nostra amicizia si rinsaldava lì. E se non credete che si tratti di un amico speciale, sappiate che la scoperta al Talisker è dovuta lui.
Buona estate, caro lord Brummel.
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