Non c'è mai un bicchiere uguale all'altro. Mordo un geppino all'uvetta, poi passo da Mr. Talisker. E non lo riconosco. Lo lasciò entrare, invertendo le regole di ospitalità, perché l'etichetta mi dice che è lui.
Ma i sorsi sono come morsi: una lettera cambia sensazione. Come anelli di fumo si levano, per protestare contro troppo dolcezza. E io senza accorgermene, gli do ragione,
Il mio whisky che cambia, più duttile degli umani. E sempre fedele a se stesso rimane, il mio maestro.
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