Bisogna tornare bambini per accorgersi che qualcuno ha fame. Per giocare con serietà senza perdersi. Per essere crudeli. Per avere un'ultima chance di non farsi intrappolare in un'agenda che altri hanno voluto. E se questo accade, anche solo per un ritorno di gioco, stracciarla.
A poco a poco, frammento per frammento, con testardaggine bambina, finché ci distrae un aquilone o qualcosa che gli assomigli, anche solo vagamente, vanamente.
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