Anche oggi ho macinato chilometri e mi sono persa: una sicurezza, nella mia esistenza. A Milano, poi, smarrire la via è quasi un must. E quando mi infiggo umiltà e chiedo direzioni, possono trovarmi dalla parte opposta con maggiore facilità.
Le zampe stanche, ma a modo loro felici. Eppure mai si sono sentite così esauste, come quando si sono apparentemente fermate sugli spalti del mio stadio: avrebbero ripreso a correre subito, per agguantare il pallone e tenersi stretto un sogno.
Ma c'è un momento in cui bisogna solo osservare.
Riprendo a fare chilometri, nei sogni. E senza nemmeno perdere la strada.
Notte e quanti chilometri.
... e torna intera a casa, stai attenta!
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