Ho tentato di metabolizzare la notizia della tua scomparsa, nonostante dovessi sapere che è impossibile.
Sono cocciuta come tanti anni fa. Sì, come in quel periodo terribile in cui ho dovuto scrivere di troppe tragedie, tra cui la morte di tuo figlio.
Da allora sei stato un padre dilaniato e dignitoso, impegnato a portare il messaggio della generosità del tuo ragazzo e della tua famiglia, con il dono finale degli organi.
Pallidi flash di quei giorni, perché sono stata impegnata nel tentativo maldestro di rimuovere. Solo il tuo sguardo che incrociavo, specialmente nel mio rione natio, mi riapriva tutte quelle sequenze.
Ma ora che lo raggiungi, senza farti troppo notare, il libro si chiude con un per sempre. Per sempre la pace, che ci attende ogni oltre dolore. E per sempre il coraggio che consegni, come tanti padri provati. A noi il compito di usarlo per non dimenticare come solo dare conti , per il tempo che qui saremo.
Ciao Gildo.
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