Il primo consiglio comunale della mia città, amata, vissuta, seguita da tanti anni con la penna in mano.
Un sindaco nuovo, Emanuele Antonelli, una giunta di volti tutti nuovi. Quelli che restano, in parte, sono loro: i partiti, le correnti, talvolta riformate o plasmate.
Vado in Consiglio con speranza, comunque, perché so quanto ha bisogno la mia città, Busto Arsizio,di una svolta. Basta dirci addosso che siamo l'ombelico del mondo, dobbiamo ritrovare il nostro cuore, la nostra umiltà, la nostra creatività. Io ieri sera li ho trovati, in tante persone, mentre con gioia condividevo un aggiornamento social con Andrea Della Bella e Tiziano Riverso in Vadoveportabusto su Facebook, se volete ripercorrere. Abbiamo cercato di raccontare, pungolare, sdrammatizzare.
La prima che vorrei nominare è Nati. La donna che si è fermata a contemplare le vignette di Tiziano, lei che scrive poesie e ci ha raccontato come fosse in Consiglio perché ama Busto. Lei è originaria della Siberia, ha anche radici bulgare e qui ha trovato la sua casa.
La seconda è Virginio. Lui che a 78 anni va nella sua azienda ogni giorno "per il piacere di lavorare" non poteva non essere tra questa folla.
La terza, i terzi diciamo, sono Enza, Antonio, Bruno, chiunque fosse lì perché lavora nel sociale e voleva sapere cosa aspetta Busto e i loro sforzi.
E poi vorrei citare i bambini: tutti quelli che non c'erano, per loro tuttavia eravamo lì.
Ma poi tutti. Tutti coloro che hanno voluto dedicare ore preziose alla città.
Ne sono usciti sconvolti, molti arrabbiati pochi sorridenti.
E che c'è da sorridere, se siamo già alla fine? Se dopo la votazione del presidente del Consiglio (Valerio Mariani, Pd) c'è già crisi di giunta nel centrodestra? Se scoppia il caos in casa Lega (e non solo). Se il sindaco (e non solo) se ne va.
Forse è finita, ma spero che Antonelli non molli. Che i cittadini che stamattina già hanno appuntamento con lui, oggi lo trovino. Che domani sera con la giunta vada nel rione di Borsano. Segno di speranza: l'entusiasmo nei suoi occhi, il giorno che raccontava al premiato "bustocco ad honorem" la carica della sua giunta (foto uno)
Piccolo segno di speranza, ieri notte: l'incontro in pizzeria tra maggioranza e minoranza. Un tempo dopo il Consiglio si cenava sempre insieme. Si parlava. Porto in me l'immagine dell'assessore Alberto Riva che abbraccia Valerio Mariani.
E due ore dopo, in piena notte, il neo presidente - da tanti anni in Consiglio - inviava mozioni in Comune.
Non mollate. Tutti. Nessuno lo faccia. Busto non se lo può permettere. Povera città, avanti città.