C'è ancora appetito. Di musica, sdegno, sollievo, persino distruzione. Distruzione di ciò che frena un verso, una nota.
Dal vecchio diario, cercando di studiare e di vivere più ancora, riemerge lo stupore di fronte a un disco, un gruppo nuovo.
E adesso che riguardo e che proprio nuovo non è, mi pare di percepire ancora quella sorpresa.
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