Mentre raccolgo il bisognino del mio cagnolino, guardo furtivamente attorno ai miei piedi sul prato. Riuscire a non incappare in quelli degli altri, è un'impresa. A volte, raccolgo pure quelli.
Quando ce l'ho fatta e scendo felice sul marciapiede felice di averla scampata, sento un rumore soffuso poco piacevole: il bisognino in questione era in agguato anche lì. Questo mi fa girare le scatole e anche il mio cane sembra cogliere la mia indignazione.
Cerco di ripulirmi come posso e mi avvicino al cestino per buttare la carta; solo che non riesco così facilmente, perché sopra qualcuno ci ha messo una scatola con delle scarpe.
La questione mi pare tristemente evocativa.
Chi ha fatto le scarpe alla civiltà, chi ci ha convinto che il suolo pubblico e ogni angolo che a tutti appartiene, sia da insozzare e opprimere.
Forse proprio noi, con piccoli e grandi gesti.
E chi ci libererà.
Forse proprio noi, con piccoli e grandi gesti.
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