Papà mi diceva: devi assistere all'Aida o non avrai mai vissuto un'opera. Io, più spesso fuori dalla Scala che dentro una magia, contemplo questo manifesto. Lo scorso anno, di questi tempi, mi godevo l'opera che avevo scelto io, leggera, crudele e tenebrosa, il Don Giovanni.
Ora passo davanti a un manifesto e tremo alla sola prospettiva di farmi travolgere da questa storia. Chiudo gli occhi sui dolori, spero non sulle gioie. Allora torno sui miei passi e mi dico: forse devo vivere quest'opera.
Fosse la tua opera, non farmi chiudere gli occhi sulle gioie, sui dolori. Cogliere ogni nota e non fuggire mai.
Fosse la tua opera, mi fermerei ed entrerei in questo spettacolo della vita. Così, sento già i miei passi.
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