Avevo sempre soppesato maldestramente il sogno di un poeta rock che voleva ascoltare le farfalle. Finché ho incontrato Chiara.
È strano dire incontrare, perché non le ho mai potuto dare una carezza. Ma ogni istante della sua vita si è posato sulla mia. Dal momento in cui suo zio, amico e pilastro della mia esistenza, mi chiamò e mi disse che la lotta in ospedale era iniziata, irrompendo nella gioia di una famiglia che aveva appena conosciuto la felicità di vederla arrivare.
Ogni giorno, ciascuna di quelle settimane prima che Chiara volasse via, eccoli dentro di me. Fino all'ultimo istante, che ultimo non era.
Da allora, una farfalla ha parlato. Ha detto cose gentili e ferme: dovete aiutare altri bimbi, dovete vivere vivere vivere come mi dice sempre mamma. I suoi genitori hanno costruito La Casa di Chiara per questo.
Così siamo arrivati a scrivere questa storia. Perché tutti potessero ascoltare questa voce.
Martedì 15 maggio (ore 1830 da Boragno) la prima presentazione del libro edito con grande cura da Nomos con papà Marco e mamma Stefania, e con una collega meravigliosa come Angela Grassi.
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